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Oncologi, occorre più attenzione alla nutrizione dei pazienti

Oncologia Redazione DottNet | 24/06/2019 18:26

Influisce su degenza, complicanze e mortalità

È necessaria più attenzione anche allo stato nutrizionale dei pazienti oncologici, che influisce su degenza, complicanze, mortalità post-operatoria e inizio delle terapie anticancro. Ad affermarlo è il presidente della Findazione Aiom (Associazione italiana oncologia medica ) Fabrizio Nicolis.

"Un ampio bacino di pazienti e il superamento delle soglie minime per i volumi di interventi chirurgici - sottolinea Nicolis in occasine della presnetazione della piattaforma 'Dove mi curo?' - non rende infatti automaticamente un ospedale virtuoso in termini di completezza e qualità assistenziali". Per garantire standard elevati, rileva, "servono centri dotati di un team multidisciplinare composto da figure esperte. Solo così può nascere una medicina di eccellenza dai grandi volumi, che però ritorni alla dimensione dell'individuo, capace di formulare un piano di assistenza personalizzato, che dia spazio anche agli stili di vita che devono essere assunti almeno 'prima' di ogni intervento chirurgico oncologico programmato".

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Uno dei tanti problemi da affrontare riguarda, ad esempio, lo stato nutrizionale dei pazienti: "Il successo della chirurgia oncologica non è esclusivamente correlato alla qualità ed efficacia del gesto chirurgico, ma anche alla capacità dell'organismo di reagire a questo trauma con un supporto nutrizionale adeguato. La malnutrizione del paziente sottoposto a chirurgia oncologica provoca un prolungamento della permanenza in ospedale dopo l'intervento, un aumento delle complicanze postoperatorie e della mortalità postoperatoria e, spesso, un ritardo nell'inizio di ulteriori terapie. Per questo, la valutazione preoperatoria dello stato nutrizionale e il supporto dietologico in preparazione, durante e dopo il ricovero - conclude Nicolis - sono alcuni dei fattori che determinano l'esito positivo delle cure".

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